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Poche chiacchiere: dolce, un pò salato!

Carnevale dolce, salato e sorprendente. Una scoperta continua e deliziosa

Poche chiacchiere: dolce, un pò salato!

Poche chiacchiere: dolce, un pò salato!

Non so voi ma io da piccola avevo un palato poco selettivo.

Ero la classica bambina di buona forchetta, mi andava bene tutto, bastava mangiare....soprattutto i dolci.
Per fortuna ero una grande sportiva e consumavo tutto quello che mangiavo.
Crescendo il senso del gusto è cambiato; ora adoro il salato soprattutto la mattina e in vacanza, e sono la tipica cliente un po' “rompina”, quella che al ristorante vuole spesso cambiare qualche ingrediente alla ricetta che mi viene presentata nel piatto.
L'unica persona a cui non chiedo mai cosa ci preparerà per il pranzo perchè è sempre tutto perfetto è la nonna Maria, in realtà nonna del mio compagno. 86 anni di amore, 3 figli, 7 nipoti, 2 bisnipoti, la Gina sua fidata compagna a 4 zampe e tanta voglia di vivere. Praticamente cieca, per tutti è un mistero come faccia ad imbandire ancora tavole piene di cibo.
E' sua la ricetta dei “cenci”, i più buoni che abbia mai mangiato, e non solo perché sono i suoi.
La pasta friabile e croccante non assorbe olio durante la frittura, Maria ancora li stende con il matterello, io con la macchina per la pasta.... Questa settimana ci siamo cimentate io e Irene, amica storica e mitica foodblogger di unospicchiodimelone.

Bugie, cenci, frappe, chiacchere, galani o cròstoli”: tanti nomi per lo stesso dolce tipico di Carnevale.

Pare che l'origine dei “cenci” risalga ai tempi dei romani quando al posto del Carnevale si festeggiavano i Saturnali, una festa dove si faceva baldoria e si banchettava senza indugi e dove i canoni sociali venivano ribaltati; in questa occasione per le strade delle città venivano servite le frictalie, dolci fritti nello strutto di maiale.

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Ecco la ricetta:

300 farina
2 uova
2 gusci e 1/2 di vinsanto
2 gusci e 1/2 di olio extra vergine di oliva
2 cucchiai zucchero
1 lt olio di girasole per friggere
zucchero a velo

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In una ciotola impastiamo la farina con due cucchiai di zucchero, le uova, l'olio e il vinsanto. Dobbiamo ottenere un impasto non appiccicoso che tireremo o a mano con il matterello o con la macchina della pasta.
Tagliamo le nostre sfoglie di pasta in piccole strisce che friggeremo in olio ben caldo.
Una volta ben dorati togliamo “i cenci” dall'olio con una pinza e li lasciamo asciugare su carta assorbente.
Una volta freddati cospargiamo di zucchero a velo