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Il Farro - padre di tutti i frumenti.

Il Farro - padre di tutti i frumenti.

Il Farro - padre di tutti i frumenti.

Eccoci alla seconda settimana e al secondo cereale: il Farro. Come avevamo accennato nel primo articolo sul Grano “ il re dei cereali”; il suo antenato era  il
farro monococcoselvatico, dal quale poi deriva il farro monococco coltivato, il triticum monococcum.

Per questo motivo il farro monococco è considerato il padre di tutti i frumenti.

 

Le prime forme coltivate di cereali risalgono al Neolitico, circa 10.000 anni fa, nella zona chiamata la Mezza Luna Fertile (area fra Israele, Libano, Siria, Iraq), quando il sistema agricolo si trasforma da pastorale in stanziale, proprio grazie all'inizio delle coltivazioni di cereali.

La coltivazione del farro si è tramandata fino ad oggi lungo i diecimila anni che ci separano dal Neolitico.

In Italia la specie di farro più comune è il farro dicocco triticum dicoccum, mentre il farro monococcoè rimasto a lungo coltivato solo in aree sporadiche e solo recentemente reintrodotto in coltivazione.

In Nord Europa invece il farro spelta  triticum spelta, è la specie di farropiù conosciuta e simile al grano.

 

Il farro è un’ottima fonte di carboidrati complessi e di fibre alimentari, contiene anche proteine e sali minerali, in particolare fosforo e potassio modeste quantità di Vitamina B3.
Il farro risulta più digeribile del grano e presenta un minor indice glicemico.

Può essere consumato in chicchi, oppure trasformato in farine.
I chicchi di farro possono essere interi, decorticati o perlati. I chicchi interi, cioè quelli che presentano ancora le glumette, prima del consumo devono essere lavati e lasciati in ammollo per almeno sei ore. Dopo l’ammollo, il farro va lessato in acqua per circa un’ora, ponendo i chicchi con due parti d’acqua fredda per ogni parte di farro e portando a bollore.

Il farro perlato non necessita invece di ammollo e si cuoce in acqua salata per circa mezzora, mentre il farro decorticato non ha bisogno di ammollo e si cuoce per circa mezzora.

 

Nella cucina tradizionale toscana il farro è molto usato soprattutto nelle zone montane, in zuppe e minestre con aggiunta di verdure e legumi.

 

Io amo il farro anche in insalata oppure anche solo bollito e condito con olio come sostitutivo del pane.

D'estate è un' ottimo base per piatti unici, in abbinamento con legumi, formaggi, pesce e tante verdure!

L' insalata che ti propongo questa settimana è: insalata di farro, ceci, rucola, noci e pomodorini, non perdetela.